Studi delle donne nella letteratura italiana
Studi generali: canoni, dibattiti, prospettive
Dopo le prime e pionieristiche riflessioni sorte tra gli anni Settanta e Ottanta, una ricerca strutturale intorno alla letteratura delle donne si sviluppa in Italia nella metà degli anni Novanta, in seno alla critica femminista e al dibattito sul canone letterario, sulla scorta delle sollecitazioni teoriche ed ermeneutiche provenienti dall’area anglosassone e dai cultural studies che decostruiscono la trasmissione di una tradizione di autori e testi fondata su categorie dominanti. Tra i primi studi a proporre una rilettura della tradizione letteraria italiana alla luce di nuove prospettive di genere si annoverano i saggi di Marina Zancan, Il doppio itinerario della scrittura (Einaudi 1998) e Patrizia Panizza, A History of Women’s Writing in Italy (Cambridge University press, 2000). Negli stessi anni nascono la Società italiana delle letterate e il Laboratorio di Studi femministi della Facoltà di Lettere della Sapienza, che coniugano analisi teorico-critica e prospettiva politico-militante, dentro e fuori i luoghi istituzionali della trasmissione del sapere, al pari di quanto contemporaneamente avviene in altri ambiti disciplinari, dalla storia, alla linguistica e alla filosofia.
Superata presto la posizione essenzialista che ipotizza un’essenza della scrittura femminile, gli studi dei primi anni Duemila si muovono innanzitutto sul fronte epistemologico ed ermeneutico, introducendo metodologie di analisi femminista nello studio dei testi letterari e delle loro rappresentazioni, e allo stesso tempo avviando un percorso di riscoperta della scrittura delle donne nella storia letteraria italiana. Entrambe le questioni si trovano al centro del volume collettivo a cura di Anna Maria Crispino Oltrecanone. Generi, genealogie, tradizioni (Manifestolibri, 2003;) che, più che costruire un «controcanone» femminile alternativo a quello della tradizione, o giustapporre i nomi delle autrici rimaste escluse e sconosciute all’elenco ufficiale, problematizza il concetto stesso di canone e i criteri che determinano le canonizzazioni. Nel 2007 è pubblicato il volume Dentro/fuori sopra/sotto: critica femminista e canone letterario negli studi di italianistica, a cura di Alessia Ronchetti e Maria Serena Sapegno che raccoglie i contributi di un convegno tenutosi a Cambridge nel 2005, e che si confronta sia con le questioni teoriche e metodologiche, sia con l’analisi critica dei testi letterari da prospettiva di genere. Il ritardo italiano rispetto alla critica americana ispira la raccolta a cura di Virginia Cox e Chiara Ferrari, Verso una storia di genere della letteratura italiana. Percorsi critici e gender studies (Il mulino, 2012). Esito di un convegno di studi tenutosi nel 2008, il libro propone una decisa commistione tra prospettiva italiana e anglosassone, riunendo comunità accademica italiana e statunitense, e facendo ricorso a strumenti derivati dai gender studies nell’analisi dei testi dal Medioevo all’età contemporanea. A un decennio di distanza dalle prime riflessioni, nuove pubblicazioni tornano a ragionare sulla questione del canone: l’edizione aggiornata di Oltrecanone (Iacobelli, 2014), e il nuovo volume collettaneo a cura di Sapegno, De Bernardis e Perrotta, Critica clandestina? Studi letterari femministi in Italia (Sapienza Università Editrice, 2017),
Le ricadute di questo quindicennio di studi si avvertono nell’incremento di ricerche rivolte alle autrici della letteratura italiana e alle loro opere. Si vedano per tutti lavori come quelli editi da Iacobelli: Liriche del Cinquecento, a cura di Chemello, Farnetti, e Fortini (2014); La donzelletta che nulla temea (2014), di Tatiana Crivelli. Privilegiando l’approccio di confronto diretto con i testi e il lavoro di riscoperta di voci femminili marginalizzate o escluse, il gruppo di Studi delle donne nella letteratura italiana, nato nel 2014, ha promosso tre convegni Per un nuovo canone del Novecento letterario italiano dedicati a Le narratrici (2021), Le poetesse (2022), Le drammaturghe (2023), seguiti dalla pubblicazione dei primi due relativi volumi a cura di Alfonzetti, Andreoni, Tognarelli, Valerio (Adi Editore, 2023 e 2024 ). Ancora sul fronte della ricognizione delle scritture delle donne nella storia letteraria si vedano l’antologia a cura di Tatti e Licameli Scrittrici italiane tra Otto e Novecento (Scholè, 2023) che raccoglie profili e testi con uno sguardo ampio alla pluralità dei generi, tra memorialistica, poesia e teatro, narrativa e giornalismo, o il volume collettaneo a cura di Daniela De Liso Le autrici della letteratura italiana. Per una storia dal XIII al XXI secolo (Loffredo, 2023). Per uno studio complessivo delle forme della scrittura delle donne, che spazia tra fonti storiche e testi letterari per fornire uno spaccato della molteplicità delle pratiche delle scriventi nella civiltà europea ha scritto Tiziana Plebani in Le scritture delle donne in Europa (Carocci, 2019). Mentre con rinnovato intento militante, è intervenuta Daniela Brogi, con il volume curato insieme a Tiziana de Rogatis e Giuseppe Marrani, La pratica del commento 3. Il canone: esclusioni e inclusioni (Pacini, 2020), che si posiziona nel solco del dibattito sul canone e ne propone adesso un ripensamento attraverso le «nuove emergenze della nostra contemporaneità, che sappiano interrogare in modo diverso testi e autori già inclusi nella nostra tradizione». Ancora della necessità di «altre parole, e altre inquadrature» scrive Brogi nel pamphlet edito per Einaudi Lo spazio delle donne (2022), con l’obiettivo di illuminare lo spazio fuori campo rappresentato dalla presenza delle donne nella storia della cultura. Sull’esclusione delle autrici dal canone letterario riflette anche Federico Sanguineti in Per una nuova storia letteraria (Argolibri, 2022), proponendo paradigmi storiografici alternativi a quello desanctisiano.
Un canone rivisitato e inclusivo delle acquisizioni della ricerca stenta al contrario a imporsi sul fronte della didattica scolastica e universitaria, tra programmi istituzionali e manuali di studio. Si dispone tuttavia oggi di un libro di testo destinato ai trienni delle scuole secondarie superiori, come Controcanone. La letteratura delle donne dalle origini a oggi, di Johnny L. Bertolio (Loescher, 2022): un’antologia di opere di autrici articolata secondo le tradizionali periodizzazioni con percorsi tematici su altri «esclusi» dal canone.
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